Quirinale, dopo la prima conta a vuoto si cerca l’intesa per il Colle

Quirinale, dopo la prima conta a vuoto si cerca l’intesa per il Colle

Quirinale, dopo la prima conta a vuoto si cerca l’intesa per il Colle



La trattativa per eleggere il nuovo capo dello Stato è entrata nel vivo. Si intrecciano contatti, colloqui telefonici, incontri. Parte il dialogo per giungere a una scelta condivisa che porti rapidamente all’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Lo stesso premier Mario Draghi nella prima tornata di voto ha sentito o incontrato i leader della maggioranza, anche se palazzo Chigi ha sempre risposto con un “no comment” alla richiesta di informazioni sui contenuti dei colloqui. Anche la Conferenza episcopale italiana ha lanciato un appello ai Grabndi elettori per trovare rapidamente il nuovo inquilino del Colle, sottolineando che c’è bisogno di unità.

Il subentro della deputata Sessa allo scomparso Fasano

In giornata si tornerà ad avere un plenum di 1.009 grandi elettori con il subentro di Maria Rosa Sessa, detta Rossella, allo scomparso Vincenzo Fasano di Forza Italia. Rossella Sessa, commercialista e da anni dirigente di Forza Italia, è la prima dei non eletti alla Camera dei deputati nella tornata del 2018. Era nel listino forzista plurinominale Campania 2 di Salerno-Scafati e Battipaglia. Il quorum salirà quindi a 673. La Giunta per le elezioni proclamerà la neo-deputata e alle ore 12 è previsto l’annuncio del nuovo ingresso all’Assemblea. Poi dalle ore 15 parte la seconda giornata di votazioni. Dalla quarta votazione sarà sufficiente per l’elezione del capo dello Stato la maggioranza assoluta dei componenti: 505 voti.

Elezioni al Quirinale, fumata nera al primo scrutinio: 672 schede bianche

Prima giornata di voto, fumata nera: 672 schede bianche

La prima votazione per l’elezione del tredicesimo capo dello Stato si è chiusa con una fumata nera. Voti per Zoff, Amadeus, Alberto Angela e Bruno vespa. Dalle urne sono uscite un’ondata di schede bianche: 672 in tutto. Il più votato è stato l’ex giudice costituzionale Paolo Maddalena con 36 voti. Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha ottenuto 16 preferenze, la ministra della Giustizia Marta Cartabia nove. Silvio Berlusconi, il deputato di Forza Italia Roberto Cassinelli, Guido De Martino, figlio di Francesco, e il deputato ex M5S Antonio Tasso si sono fermati a sette. Umberto Bossi e il presidente di Italia viva, Ettore Rosato, sono a quota sei. Il radicale Marco Cappato a cinque, il senatore della Lega Cesare Pianasso e il giornalista Bruno Vespa a quattro. il conduttore di un ‘Giorno da pecora’, Giorgio Lauro, Enzo Palaia, il direttore del Dis, Elisabetta Belloni, la deputata di Italia viva Maria Teresa Baldini, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, Pierluigi Bersani, il giornalista Claudio Sabelli Fioretti, Francesco Rutelli, Amadeus, hanno ottenuto tre preferenze. Due preferenze per Giuliano Amato, per la presidente del Senato Elisabetta Casellati. Sempre a quota due anche Alberto Angela, Pier Ferdinando Casini, l’ex premier Giuseppe Conte, Gianluca De Fazio, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, il chirurgo Ermanno Leo, Antonio Martino, il giurista Ugo Mattei, il sottosegretario all’Editoria, Giuseppe Moles, Carlo Nordio, il deputato del Pd Paolo Siani.



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